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Galanthus a fiore grande - Mount Everest - Primo splendore bianco in giardino - 3 bulbi

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SKU: 025420
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Il galanthus a fiore grande Mount Everest annuncia con sobria eleganza il risveglio del giardino tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. I suoi fiori penduli, di un bianco puro e luminoso, risaltano su steli sottili che ondeggiano alla brezza, regalando leggerezza e movimento alle bordure. La varietà, selezionata per la generosità della fioritura e la dimensione superiore dei tepali esterni, si presta a valorizzare aiuole ombrose e spazi semiombreggiati, dove il contrasto con il terreno ancora spoglio amplifica l’effetto scenografico. La fioritura, ordinata ma naturale, offre un impatto visivo raffinato, perfetto per giardini a ispirazione boschiva o per piccole zone filtro fra piante ornamentali a fioritura più tardiva.

L’osservazione ravvicinata rivela tepali esterni lunghi e uniformi, disposti intorno a un cuore interno compatto, segnato talvolta da leggere pennellature verdi alla base. Il fogliame, nastriforme e di un verde glauco tendente al grigio, emerge quasi in contemporanea con i fiori e accompagna con discrezione l’insieme. Questa cultivar mantiene un portamento eretto ma non rigido, con altezze di 15-20 cm che la rendono equilibrata in piantagioni di gruppo. La sua capacità di naturalizzarsi, formando colonie dense negli anni, è apprezzata nei giardini di lunga durata, dove può convivere armoniosamente con tappezzanti a foglia persistente, creando trame interessanti tra pieni e vuoti stagionali.

Per impiantarla con successo, nelle regioni del Nord la messa a dimora è raccomandata tra fine settembre e metà ottobre, mentre al Centro e al Sud può essere posticipata fino ai primi di novembre. I bulbi vanno interrati a 7-8 cm di profondità, con una distanza di 8-10 cm l’uno dall’altro, mantenendo file regolari o gruppi irregolari per un effetto più naturale. Il Mount Everest mostra una rusticità elevata, ma nelle zone con inverni molto rigidi è prudente proteggere il terreno con una leggera pacciamatura di foglie secche. Predilige terreni soffici, freschi e ben drenati; in suoli argillosi è utile alleggerire la struttura con sabbia silicea e compost maturo, favorendo l’ossigenazione e limitando il rischio di marciumi.

La fioritura si concentra nei mesi di febbraio e marzo, quando ancora poche specie riescono a offrire colore e vitalità. Dopo l’appassimento dei fiori è fondamentale lasciare il fogliame intatto fino all’ingiallimento completo, incentivando così la fotosintesi e l’accumulo delle riserve nutritive nel bulbo. Le esigenze idriche sono moderate: in inverno la pioggia è generalmente sufficiente, mentre in periodi eccezionalmente secchi conviene prevedere leggere annaffiature. Una concimazione autunnale con fertilizzante a prevalenza di fosforo e potassio, a lento rilascio, sostiene la formazione delle gemme floreali e la buona maturazione dei bulbi per l’anno successivo.

Il galanthus a fiore grande Mount Everest si rivela ideale per comporre distese monocromatiche sotto alberi a foglia caduca, accanto a ellebori, crochi o piccoli narcisi per esaltare contrasti cromatici e successioni stagionali. In vaso, su terrazzi freschi e luminosi, offre eleganza compatta e facile gestione, diventando un richiamo per api e altri impollinatori precoci. Nei progetti di giardino naturalistico contribuisce a incrementare la biodiversità, mantenendo nel contempo un’immagine pulita e ordinata. Inserito in aiuole miste con piante a foglia decorativa, può fungere da elemento di transizione tra le fioriture invernali e quelle primaverili, arricchendo la composizione con un segnale visivo di rinascita e continuità.

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